venerdì 4 maggio 2007

Rassegna stampa C'est la guerre - così è la guerra

Guardare il mondo in guerra con gli occhi di un bambino
(La Repubblica – Il lavoro 26 Maggio 2006)


Guardare il mondo in guerra con gli occhi di un bambino, con ingenuità e persino con gioia (“quando c’è la guerra non si va a scuola”) mentre affiora, tra i giochi consueti e le parole dei grandi, la verità più feroce. I bambini sono puri e spietati, snidano cose che gli adulti camuffano di ideali o ipocrisie “la guerra è una questione di soldi”, è saper approfittare delle opportunità che offre. La guerra, dunque, anzi “C’est la guerre”, spettacolo della Compagnia Gramsci29, che dopo l’anteprima al Teatro Garage, va in scena questa sera al Teatro Albatros nell’ambito della rassegna “La casa di Cenerentola”. Non una guerra qualunque ma la seconda guerra mondiale vista da un ragazzino francese, Louis, raccontata grazie al testo che la regista Vanessa Niri ha tratto, e tradotto, dal romanzo di Louis Calaferte “C’est la guerre”.
Louis (Vladia Ghillino) è un Giamburrasca che fa vivere al pubblico un dramma senza tempo e fa pensare a quegli anni da un punto di vista oggettivo: guerra è paura e morte, e la freschezza e l’immediatezza del diario infantile mette da parte morale e retorica, eserciti e strategie. Un gruppo di attori affiatato (gli altri protagonisti sono Fabrizio Maiocco, Emanueale Pilotti, Helen Verardo e Peter Speranza), una regia attenta e dal ritmo incalzante (il momento più forte è la ricostruzione “emozionale” al buio del rifugio sotto i bombardamenti) accompagnano il pubblico nella consapevolezza della guerra, dove si muore a milioni agli angoli delle strade. E Liberazione “è quando si sta tutti accalcati per vedere arrivare i carri armati degli americani” e gridare tutti insieme “okay!okay!okay!”, è finita.
(Monica Corbellini)


“Grande guerra, piccoli occhi tra incanto e sopravvivenza”
(La Repubblica-Il Lavoro 13 Maggio 2006)


Questa sera, alle ore 21, alla Sala Diana di Via Paggi la Compagnia Teatrale Gramsci29 presenta l’anteprima di C’est la guerre- così è la guerra. La guerra può essere, infatti, raccontata da infiniti punti di vista, ma quello più dissacrante è quello di un bambino. Louis ha undici anni quando la Francia entra in guerra contro la Germania nazista, e ne avrà dodici, tredici, quattordici, quindici, prima di poter vivere e vedere la Liberazione. Introno a Louis – protagonista di questo testo mai tradotto in italiano prima d’ora – si costruisce e si distrugge un mondo, quello della Seconda Guerra Mondiale, fatto di sopravvivenza, di bombardamenti, di spie e partigiani, di case distrutte e di rifugi umidi di paura: la realtà di una guerra filtrata attraverso gli occhi di un bambino. Il testo è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Louis Calafèrte, in cui l’autore racconta la guerra tale e quale l’aveva vissuta all’età di 11 anni. Il romanzo, affollato di personaggi che si alternano nella surreale quotidianità della Seconda Guerra Mondiale, è stato trasformato dalla Compagnia Teatrale Gramsci29 in un testo teatrale che contrappone lo sguardo incantato di un bambino al tentativo di sopravvivenza del mondo adulto che lo circonda. All’anteprima di stasera seguirà, il 26 maggio, il debutto vero e proprio nella rassegna teatrale presso l’Albatros di Rivarolo. Gli interpreti sono: Vladia Ghillino, Fabrizio Maiocco, Emanuela Pilotti, Helen Verardo e Peter Speranza. Regia, traduzione e riduzione teatrale sono di Vanessa Niri.




Ad oggi, C'est la guerre - così è la guerra è stato replicato in:


Genova, Teatro Garage, Maggio 2006
Genova, Teatro Albatros, Giugno 2006
Genova, Teatro Albatros, Aprile 2007

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